Mediterranean Hope - programma rifugiati e migranti
L’attenzione al fenomeno migratorio e all’accoglienza di rifugiati e migranti è sin dalla sua fondazione nel 1967 un pilastro costitutivo della testimonianza della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Da alcuni anni, di fronte al dramma degli arrivi via mare di barconi stipati di profughi, ma soprattutto di fronte ai naufragi che in pochi anni hanno fatto del Mediterraneo un vero e proprio cimitero di massa, con il suo programma per le migrazioni Mediterranean Hope-programma rifugiati e migranti, la FCEI ha voluto segnare e segnalare una speranza, una possibilità diversa, alternativa, nella gestione del fenomeno migratorio. A questo scopo la FCEI è impegnata soprattutto su quattro fronti: l’osservazione, la testimonianza, l’accoglienza e, non ultima, la proposta politica.
Mediterranean Hope (MH) è il più recente progetto sulle migrazioni ideato dalla Federazione. Nasce nei primi mesi del 2014 di fronte al dramma delle migrazioni mediterranee: flussi che dal Nord Africa, dall’Africa subsahariana e dal Medio Oriente coinvolgono le coste italiane e in modo particolare l'isola di Lampedusa. Di fronte all’inadeguatezza delle risposte istituzionali – solo dopo la strage del 3 ottobre 2013, in cui morirono 368 migranti a poche miglia da Lampedusa, venne attivato il programma di soccorso Mare Nostrum – la FCEI, d'intesa con la Tavola valdese, si è sentita interpellata dall’attualità e ha deciso di avviare un progetto umanitario e sociale, teso all'accoglienza e all'integrazione di profughi che intendano restare in Italia. Mediterranean Hope è un progetto finanziato in larga parte dall'8 per mille della Chiesa evangelica valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi. Tra i sostenitori del progetto figurano la Chiesa evangelica della Vestfalia (EKvW), la Chiesa riformata degli Stati Uniti, diverse comunità evangeliche in Italia e singoli donatori in Italia e all'estero. Consapevole della necessità di una solidarietà europea in materia di politiche d'accoglienza e d'asilo, il progetto MH stimola le chiese protestanti europee a promuovere azioni di sensibilizzazione affinché in tutti gli Stati membri dell'Unione l'opinione pubblica e la classe politica comprendano la rilevanza umanitaria del problema e predispongano adeguate misure di tutela. La possibilità per i richiedenti asilo di spostarsi liberamente nello spazio europeo costituisce l’elemento fondamentale di questa strategia.
Coordinatore MH: Paolo Naso
Email: mh@fcei.it
Mediterranean Hope (MH) si struttura in diverse sezioni operative:
Per contribuire ad affrontare il fenomeno delle migrazioni via mare Mediterranean Hope (MH) lavora sui fronti dell’osservazione, della testimonianza e dell’accoglienza. A tali scopi, il progetto si struttura in quattro pilastri strettamente correlati:Osservatorio delle migrazioni di Lampedusa
Aperto sull’isola nei primi mesi del 2014, l’Osservatorio di MH è un occhio sulla frontiera che nel tempo ha fatto proprie diverse funzioni: monitora gli sbarchi, le condizioni della prima accoglienza, l’impatto delle migrazioni sulla popolazione locale; cura i rapporti con gli isolani, con l’associazionismo, con le istituzioni locali, regionali e nazionali; collabora con la parrocchia cattolica dell’isola; promuove la costruzione di reti nazionali ed internazionali per la sensibilizzazione sul tema delle migrazioni mediterranee. Sul fronte dell’informazione, l’Osservatorio di MH diffonde una newsletter sulla propria attività di osservazione partecipata. L’Osservatorio di MH aderisce inoltre all’Associazione “Lampedusa solidale”, impegnata nel lavoro di primissima accoglienza al molo Favaloro, dove sbarcano i migranti salvati in mare. La struttura ospita e coordina anche la formazione e la gestione di volontari.
Indirizzo: Via Luigi Pirandello 9, 92010 Lampedusa
Email: mh.lampedusa@gmail.com
Casa delle Culture di Scicli
La “Casa delle Culture” di Scicli (Ragusa) è stata inaugurata nel dicembre del 2014 con il sostegno della comunità metodista locale. La Casa conta una quarantina di posti letto e offre ospitalità a quei migranti che in ragione della loro vulnerabilità la Prefettura di Ragusa preferisce assegnare alla struttura evangelica (giovani mamme, donne incinte, minori non accompagnati). Oltre a garantire l’accoglienza, la Casa offre ai propri ospiti orientamento e formazione e promuove sul territorio programmi sociali e interculturali aperti alla popolazione locale, con lo scopo di diffondere una “cultura dell’integrazione” in tutto lo sciclitano. Al suo interno opera un team di educatori, assistenti sociali, operatori sanitari, mediatori culturali, insieme a decine di volontari provenienti dall’Italia e dall’estero.
Indirizzo: Corso Giuseppe Mazzini 7, 97018 Scicli (RG)
Email: mhscicli@fcei.it
Corridoi Umanitari
La FCEI insieme alla Tavola Valdese e alla Comunità di Sant’Egidio promuove il progetto-pilota dei “Corridoi umanitari”, i primi mai realizzati in Europa. Il primo protocollo d’intesa, che prevede l’arrivo con un regolare volo di linea di mille profughi in due anni, è stato firmato il 15 dicembre 2015 dagli enti promotori e dai ministeri degli Esteri e dell’Interno. La base giuridica di questa iniziativa ecumenica è fornita dall’art. 25 del Regolamento CE 810/2009 che concede ai paesi Schengen la possibilità di rilasciare visti umanitari validi per il proprio territorio. Una volta in Italia, i beneficiari del progetto – il larga maggioranza siriani fuggiti in Libano - avanzano regolare richiesta di asilo. L’accoglienza, l’accompagnamento e l’assistenza (giuridico-legale, linguistica, psicologica, sanitaria), sono ad esclusivo carico degli enti promotori. Per parte evangelica l’accoglienza è organizzata da FCEI-MH e dalla Diaconia valdese con il sostegno dei fondi dell’8 per mille metodista e valdese e donazioni internazionali. Il 27 ottobre 2017, con l’arrivo del “millesimo” beneficiario, si è conclusa la prima sperimentazione. Il 7 novembre 2017 è stato firmato il rinnovo dei “Corridoi umanitari” per altri mille profughi per il biennio 2018-2019.
Nel quadro del lavoro di Mediterranean Hope in Libano, a settembre 2016 è stato lanciato il progetto di assistenza sanitaria “Medical Hope” finanziato da varie donazioni. In Libano, dove gli stranieri non hanno accesso al sistema sanitario pubblico, grazie all’aiuto di “Medical Hope” diversi profughi bisognosi di cure, ma sprovvisti di ogni cosa, stanno ricevendo terapie adeguate.
Indirizzo: Via Firenze 38, 00184 Roma
Email: mh@fcei.it
Relocation Desk
Superata la fase della primissima accoglienza, MH accompagna i richiedenti asilo nel loro percorso di inserimento nella società italiana. A Roma, in collaborazione con altre realtà locali e nazionali, e valorizzando i rapporti della FCEI con varie chiese europee, il Relocation Desk di MH sta costruendo una rete di solidarietà per il sostegno all’integrazione.
Tra i progetti degli uffici di Roma è da segnalare quello a favore dei Dublinati, cioè i migranti rimandati in Italia in base al regolamento di Dublino, questo progetto è sostenuto dai fondi dell'8 per Mille della Chiesa Evangelica Luterana in Italia, e dai fondi della rete italo-tedesca della Chiesa Evangelica Luterana. Per ulteriori approfondimenti, cliccare QUI
Tra i progetti degli uffici di Roma è da segnalare quello a favore dei Dublinati, cioè i migranti rimandati in Italia in base al regolamento di Dublino, questo progetto è sostenuto dai fondi dell'8 per Mille della Chiesa Evangelica Luterana in Italia, e dai fondi della rete italo-tedesca della Chiesa Evangelica Luterana. Per ulteriori approfondimenti, cliccare QUI
Indirizzo: Via Firenze 38, 00184 Roma
Email: mh@fcei.it
Search and Rescue (SAR)
A partire dal 2018, Mediterranean Hope (MH) – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha avviato un partenariato con la ONG spagnola OpenArms e con la ONG tedesca Sea-watch, impegnate nel Mediterraneo per salvare le persone. Tale partenariato implica la reciproca collaborazione in attività di sensibilizzazione e di comunicazione, un sostegno finanziario della FCEI alle attività di soccorso e la partecipazione di operatori di Mediterranean Hope ai vari equipaggi, composti da volontari che si alternano sui mezzi navali delle due organizzazioni.
MH supporta anche nella logistica, in particolare con la propria sede di Lampedusa, e nei vari aspetti della comunicazione, sui social e attraverso i propri canali, l'attività di OpenArms e Sea-Watch. Nell'estate 2019 si terranno in Italia e in Europa vari eventi pubblici di sensibilizzazione e informazione sui temi dell'accoglienza e del salvataggio dei migranti, organizzati e promossi da MH con le due organizzazioni non governative.
Indirizzo: Via Firenze 38, 00184 Roma
Email: mh@fcei.it
Per informazioni potete scrivere a fcei@fcei.it o chiamare il numero telefonico: (+39) 06 4825 120
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Amate dunque lo straniero, poiché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto