Rinviata di un anno, a causa del coronavirus, l’annuale assemblea delle chiese metodiste e valdesi.
Roma (NEV), 11 maggio 2020 – Avrebbe dovuto svolgersi dal 23 al 28 agosto prossimo a Torre Pellice (TO), ma non avrà luogo a causa delle limitazioni e prescrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso.
Dopo un’attenta valutazione di opzioni alternative che non si sono rivelate fattibili, la Tavola Valdese ha deciso di rimandare l’annuale Sinodo delle chiese metodiste e valdesi all’agosto 2021.
Le forti limitazioni alla libertà di circolazione delle persone e la logistica della complessa macchina sinodale renderebbero assai difficile l’organizzazione della massima assemblea delle chiese metodiste e valdesi, dice la Tavola valdese che però sottolinea anche che resta aperta, ove dovessero verificarsi situazioni di emergenza, la convocazione di un Sinodo straordinario. Anche le Conferenze distrettuali (le assemblee regionali di ognuno dei quattro distretti in cui sono suddivise le chiese metodiste e valdesi), in programmazione nel mese di giugno, non avranno luogo.
“Si tratta di una decisione molto dolorosa – si legge nella lettera inviate alle chiese nella quale viene comunicata questa decisione -. Il nostro Sinodo rappresenta molte cose: è spazio di dibattito aperto, luogo di orientamento e di decisione sui temi cruciali per la vita della chiesa; è strumento attraverso il quale si realizza il controllo sull’operato e il rinnovo dei mandati delle Commissioni sinodali incaricate di compiti importanti in ambiti essenziali della vita della chiesa, nonché di verifica del lavoro dei Comitati di gestione di opere di rilevo nazionale. Il Sinodo è anche spazio festoso di incontro allargato fra fratelli e sorelle impegnati a vivere e testimoniare l’Evangelo in aree diverse del Paese, ma anche con fratelli e sorelle che rappresentano Chiese sorelle in Italia e all’estero con cui viviamo una profonda comunione e un significativo impegno di collaborazione nella missione. Il Sinodo è, per finire, un momento importante di presenza nello spazio pubblico della chiesa, che si mostra nella sua variegata realtà, nel suo essere plurale, nella sua dialettica anche vivace su molti temi; a partire dal ritrovarsi in luoghi pregni di una storia di fede e di lotta per la libertà che parla ancora oggi; una storia significativa anche per l’identità civile di questo speciale lembo di terra italiana che chiamiamo Valli valdesi”.
Per i mandati dei componenti gli organi eletti annualmente dal Sinodo si ricorrerà all’istituto della prorogatio, e dunque una prosecuzione degli incarichi fino a nuova elezione. Resta invece assicurato il regolare svolgimento dei processi di report e di controllo.
La Tavola Valdese, infine, ideerà e organizzerà, insieme agli altri organismi competenti, opportuni spazi di analisi e confronto ai vari livelli della vita della Chiesa sui temi più rilevanti, in modo da alimentare una circolazione trasparente delle informazioni, un’ampia condivisione e un ricco dibattito i cui frutti potranno arricchire la preparazione del Sinodo 2021.