Roma (NEV CS/26), 9 maggio 2019 – “Il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) è lieto di presentare la versione italiana di ‘L’Europa è il nostro futuro’, strumento di lavoro predisposto dalla Conferenza delle chiese europee (KEK) e dalla Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) in vista delle elezioni del Parlamento europeo che si terranno dal 23 al 26 maggio 2019, con l’obiettivo di invitare le chiese e i cristiani europei a partecipare attivamente al dibattito prima del voto”, ha detto Luca Maria Negro, presidente della FCEI.
“L’Europa è il nostro futuro – Azione delle chiese per le elezioni del Parlamento europeo 2019” è il titolo del documento che, a partire dalla Charta Oecumenica, un testo sottoscritto nel 2001 dai cristiani di tutte le confessioni – cattolici, protestanti e ortodossi – descrive così l’europeismo delle chiese: “Sul fondamento della nostra fede cristiana ci impegniamo per un’Europa umana e sociale, in cui si facciano valere i diritti umani e i valori basilari della pace, della giustizia, della libertà, della tolleranza, della partecipazione e della solidarietà”.
Questi valori condivisi oggi sono messi in discussione dalla crisi ecologica globale, dalle lotte economiche e dalla disoccupazione, dai fenomeni migratori e dalla crescita dei nazionalismi. “I temi che sono più pressanti per le chiese oggi in Europa – si legge nel testo – includono le migrazioni e l’asilo, i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile, il modello sociale europeo e il futuro del lavoro, la governance economica europea, il lavoro, i diritti umani e la libertà religiosa, e il ruolo dell’Europa nel mondo”.
Il documento pone una serie di domande su questi temi cruciali: “L’Unione europea sarà capace di rispondere alle sfide del populismo crescente e dell’estremismo politico? Sarà in grado di offrire ospitalità ai rifugiati bisognosi di aiuto, assistenza e protezione? Saprà vedere nei migranti un’opportunità per rispondere all’invecchiamento della popolazione e alla mancanza di manodopera? Saprà ridurre le emissioni di gas di serra e promuovere la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile? Saprà combattere le crescenti ineguaglianze sociali?”.
KEK e CCME forniscono inoltre 8 strumenti concreti di partecipazione: votare per la pace, la giustizia, la dignità umana, lo sviluppo sostenibile, e incoraggiare a votare; documentarsi sui candidati/e e i loro partiti; informarsi sulle opzioni di voto nel proprio Paese; condividere dubbi e riflessioni con gli stessi candidati; seguire i candidati e interagire con loro e i loro partiti sui social media; partecipare ai dibattiti locali; informarsi sulle posizioni della propria chiesa su questioni chiave, promuovere dibattiti ed eventi sulle elezioni nella propria chiesa; favorire dibattiti seri attraverso la verifica dei fatti e usare un linguaggio equilibrato.
“L’Europa è davvero il nostro futuro – ha detto il pastore Luca Maria Negro, presidente della FCEI –. Nel momento in cui in Europa torna la tentazione della frammentazione, dell’autoreferenzialità e della costruzione dei muri, sia materiali che virtuali, i cristiani non possono che essere operatori di pace e costruttori di ponti”.